Perchè l’autodeterminazione dei popoli spaventa le democrazie “statalizzate”?

Sulla questione Catalana, oramai anche i più disinformati sanno qualche cosa, era difficile per i media tenere ancora celate le informazioni sull’argomento!

Probabilmente i più ancora non sanno che di questioni “Catalane” ve ne sono parecchie, sia nella vicina Europa che in altre parti del mondo ed incredibile ma vero, anche in questo stivale!

Veneti, Sardi, Siculi ma anche Altotesini e Giuliani.

Cos’hanno in comune questi?

Sono “Popoli”, che vogliate ammetterlo o meno questi sono proprio Popoli con la P maiuscola, così come NON è un popolo gli Italiani!

Chi lo dice è la storia, quella storia che dal rinascimento ad oggi è stata manipolata e distorta! Ricordiamoci che anche uno dei “padri” fondatori dell’attuale Italia, tale Massimo Taparelli, marchese d’Azeglio, ebbe a dire dopo aver conquistato, distrutto e depredato il Regno delle di Napoli : Abbiamo fatto l’Italia ora bisogna fare gli Italiani!

Vi pongo una domanda che ai più può sembrare irrilevante, ma nel suo insieme è l’essenza di noi stessi!

Cos’è e cosa significa la parola POPOLO?

Ve la rendo semplice:
La parola popolo nel suo significato più specifico è un termine giuridico che indica l’insieme delle persone fisiche che sono in rapporto di cittadinanza con uno Stato tali da essere titolari della sovranità che il più delle volte non viene esercitata in maniera diretta, ma delegata a uno o a più rappresentanti.

“Popolo” non è da confondere con la parola “popolazione”, che indica genericamente l’insieme degli individui che abitano uno stesso territorio .

Il Popolo ha senso di comunanza con la lingua, i costumi, un comune sentimento di appartenenza,
Nella Dichiarazione Universale dei Diritti Collettivi dei Popoli, si afferma:
« Ogni collettività umana avente un riferimento comune ad una propria cultura e una propria tradizione storica, sviluppate su un territorio geograficamente determinato (…) costituisce un popolo.

Ogni popolo ha il diritto di identificarsi in quanto tale.
Ogni popolo ha il diritto ad affermarsi come nazione.
Ogni Popolo ha diritto all’AUTODETERMINAZIONE!

Cos’è e cosa significa la parola AUTODETERMINAZIONE?
Ve la rendo semplice:

Il principio di autodeterminazione dei popoli sancisce l’obbligo, in capo alla comunità degli stati, a consentire che un popolo sottoposto a dominazione straniera (colonizzazione o occupazione straniera con la forza), o facente parte di uno stato che pratica l’apartheid, possa determinare il proprio destino in uno dei seguenti modi: ottenere l’indipendenza, associarsi o integrarsi a un altro stato già in essere, o, comunque, a poter scegliere autonomamente il proprio regime politico (cosiddetta: «autodeterminazione esterna»).

Qui arriva la parte difficile da farvi “mandare giù”, ma se avrete un briciolo d’apertura mentale, forse inizierò a scalfire delle certezze che oggi ritenete inamovibili!

Siamo sinceri, se tu che leggi sei Napoletano, ti senti uguale ad un Triestino?

E vero con un’po’ d’impegno parlate la stessa lingua .. l’italiano, ma vi trovate meglio a parlare nel vostro “dialetto”!

Ed ecco qui una prima certezza che vacilla …… il Napoletano, il Sardo, il Veneto o il Siciliano sono dei dialetti o delle lingue?

Cos’è e cosa significa la parola LINGUA?
Ve la rendo semplice:

Una lingua è, in linguistica, un sistema di comunicazione parlato o segnato proprio di una comunità umana. Indica quindi una forma concreta della facoltà umana del linguaggio, specifica di una determinata comunità.

Sia il Napoletano che il sardo che il veneto e così via, nella loro COMUNITA’, tendono a parlare quindi la loro LINGUA, nella loro Comunità, quindi tra il loro consimili ergo il loro Popolo, sono tendenzialmente portati a parlare la loro Lingua!

Vi è poi un elemento discriminante determinato dalla “dominazione” Italica che ha instillato il dubbio che parlare nella “propria” lingua di fatto sia un atto di negligenza culturale, mentre parlare un corretto italiano sia un elemento di cultura.

Nella storia contemporanea, i media e la televisione in modo particolare hanno dato una grande spinta verso questa deriva di deculturamento territoriale, se da un lato questo ha spinto ad una massificazione globalizzante degli individui, magari anche con scopi benevoli, dall’altra ha progressivamente provato ad allontanare gli individui dalle loro radici comuni perseguendo l’obiettivo iniziale di Massimo d’Azeglio di provare a creare gli italiani!

Gli esempi sulle diversità dei Popoli che oggi sono accumunati dal tricolore sono innumerevoli e vanno come dicevamo dalla lingua, ma anche dagli usi ai costumi all’arte, alla cucina e mille altri distinguo!

Basta che vi guardiate attorno e lo si può ancora vedere ovunque!

Ci hanno spacciato queste diversità come elementi qualitativi di un insieme, ma così non è!

La penisola italiana è bellissima, le sue diversità sono bellissime, i suoi popoli sono fantastici, ma siamo diversi, siamo anche amici se è per questo ma se uno di questi Popoli vuole la sua indipendenza, non possono essere delle costituzioni nazionali a vietargliela!

Queste costituzioni, non sono dogmi di fede , inoltre sono state scritte in epoche storiche ben lontane dall’oggi e viziate dalla forza di una parte.

Il Veneto, ha già fatto una richiesta di referendum per l’indipendenza nel 2013, la corte costituzionale l’ha bocciato.

Oggi Lombardia e Veneto sono prossime a fare un referendum molto più “blando” che è quello per l’Autonomia ed ancora forze centraliste l’osteggiano in un modo o nell’altro!

Perché?
Perché il centralismo equivale a potere equivale a gestione delle risorse equivale a non dare democrazia al popolo!

Oggi le democrazie globalizzanti, sono lo sceriffo di Notthingam ed i popoli che lo vogliono devono lottare per la loro libertà.

Visca catalugna – Visca Veneto e tutti i popoli che desiderano VIVERE e prosperare come POPOLO!

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